Ci svegliamo pensando alla nostra amica Mariangela. Mamma Francesca ha anticipato tutti e ha fatto colazione stando in contatto con Papà Giuseppe. Le notizie che arrivano dall’ospedale sono confortanti ma è giusto che la Mamma possa tornare in ospedale. Don Roberto la accompagna mentre tutti si trovano in salone per la preghiera delle lodi guidata dal nostro seminarista Angelo che guida anche la riflessione per gli adulti. La mattinata si sviluppa intorno al campo di beach volley che nulla ha da invidiare, a parte il mare, ad una spiaggia di Capocabana. Grandi e piccoli si sfidano in partite combattute punto su punto. Altri scelgono il meno movimentato burraco, o scala 40, altri ancora approfittano per fare due passi verso Serrada.
Intanto in ospedale don Roberto aspetta che il medico dia indicazioni più precise sulle condizioni di salute della nostra amica. L’attesa è lunga ma alla fine premiata perché il dottore rassicura sul recupero di Mariangela. Si tratta di reidratarla e di fare alcuni esami di controllo. Intanto è stata trasferita in una stanza dove è possibile che rimangano anche i genitori.
A Fondo Grande nel frattempo sono arrivati degli amici: Carla e Tullio, originari di Sesto calende, e il nostro amico seminarista Samuele, che si trova in Trentino per qualche giorno di vacanza.
Dopo il pranzo giunge un temporale che ci costringe a stare all’interno. Chiara, Angelo con il provvido aiuto di Samuele inventano un pomeriggio divertentissimo: scialuppe, ritmo, pistolero, prenota posto… tutti possono giocare, regole permettendo. Assistiamo a veri e propri arrembaggi e a lanci di persone (ehm di mogli, vero Massimo?) nel gioco delle scialuppe; o di sorprendenti capacità di stare a tempo in ritmo; la minuta Chiara abbatte il gigante Luca in pistolero, e qualcuno si domanda ancora quali siano le regole di prenota posto…
Arriviamo all’appuntamento della celebrazione eucaristica. La memoria di san Lorenzo ci consegna la possibilità di fermarci a pensare all’intensità della nostra fede. Don Roberto ci invita poi a far memoria delle parole della Scrittura che ci stanno più a cuore, come anche a pensare al nostro rapporto con i poveri.
Il momento dello scambio di pace è come al solito denso di emozione, negli abbracci di questo momento si “parla” il linguaggio della gratitudine.
Dopo cena salutiamo Samuele e chiediamo per lui la benedizione di Dio sul suo cammino.
Ci ritroviamo insieme per la serata di giochi. Una nuova edizione di battaglia navale fa da contenitore a momenti divertenti, in particolare quando giochiamo insieme: barzellette, buste dance, karaoke, avanti un altro… Come al solito scopriamo qualità insospettabili…
La preghiera di ringraziamento conclude una giornata intensa e gioiosa, chiediamo di saper vivere con impegno anche la giornata che verrà, anche se annuncia il termine di questa esperienza che già non è davvero troppo definire straordinaria.
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