lunedì 28 aprile 2014

"Perché cercate tra i morti colui che è vivo?"


Ci è chiesta una sveglia da giorno di scuola,  alle 6.15 in Cappella c’è la celebrazione della Santa Messa. La Comunità delle Suore è vivace e l’abilità nel suonare una chitarra e le voci armoniche di tutte aiutano a vivere un’Eucaristia che dà il la a tutta la giornata. Facciamo una buona colazione, anche perché il pranzo sarà sicuramente dopo le 13..00. Carichiamo i bagagli e ci immergiamo nel traffico della Città e del mercoledì: è giorno di Udienza di Papa Francesco.
Recuperiamo i nostri amici e ci dirigiamo verso la Città del Vaticano, giunti nei pressi iniziamo a vedere il movimento di pellegrini che si dirigono a piedi verso Piazza San Pietro. Il nostro pullman parcheggerà nell’autosilo del Gianicolo. Scendiamo e iniziamo il cammino di avvicinamento al Colonnato. Ci mettiamo pazientemente in fila. La pioggia che dalla notte scende su Roma non ci aiuta., cappucci e ombrelli ci impediscono di riconoscerci facilmente. Al momento dell’ingrasso nella zona sotto controllo delle Forze dell’Ordine ci disperdiamo, nonostante don Roberto abbia cercato di convogliare tutti in un’unica zona. Inganniamo l’attesa guardando le immagini che dai maxi schermo ci mostrano il Papa che saluta e benedice quanti si trovano nell’Aula Nervi. Cresce l’attesa, le telecamere inquadrano gli striscioni dei vari gruppi. Si alzano le bandiere, iniziano i saluti ai vari gruppi in diverse lingue… Roma Caput Mundi.
Quando intravvediamo l’auto del Pontefice l’attesa diventa emozione e ci si domanda se riusciremo a vederlo. Papa Francesco percorre in lungo e in largo la Piazza, saluta, benedice, scende dall’auto… Una grande energia pervade tutti… le foto, “w il Papa!”, “Francesco, Francesco…” si sente gridare.
Poi l’auto si dirige verso il luogo delle celebrazioni e inizia l’Udienza. Il Papa ci ripete e ci invita ripetere la parola del Vangelo: “Perché cercate tra i morti colui che è vivo?”
Oggi viene rivolto anche a noi questo interrogativo. Tu, perché cerchi tra i morti colui che è vivo tu che ti chiudi in te stesso dopo un fallimento e tu che non ha più la forza di pregare? Perché cerchi tra i morti colui che è vivo, tu che ti senti solo, abbandonato dagli amici e forse anche da Dio? Perché cerchi tra i morti colui che è vivo tu che hai perso la speranza e tu che ti senti imprigionato dai tuoi peccati? Perché cerchi tra i morti colui che è vivo tu che aspiri alla bellezza, alla perfezione spirituale, alla giustizia, alla pace?


Abbiamo bisogno di sentirci ripetere e di ricordarci a vicenda l’ammonimento dell’angelo! Questo ammonimento, «Perché cercate tra i morti colui che è vivo», ci aiuta ad uscire dai nostri spazi di tristezza e ci apre agli orizzonti della gioia e della speranza.
Nel frattempo la pioggia ha smesso di scendere e il cielo si schiarisce. Scattiamo ancora qualche foto ricordo e riprendiamo la strada verso casa.
Un lungo viaggio ci attende. Dopo la sosta per il pranzo affrontiamo quasi quattro ore ininterrotte di pullman. Un paio di film riempiono il tempo. Le energie si rinnovano nello scambio delle amicizie che sono sorte in questi giorni.
Poco prima di arrivare a Guanzate ringraziamo per il dono di questa esperienza, per gli educatori che ci hanno accompagnato, per i genitori che hanno avuto fiducia, sui nostri sacerdoti che hanno organizzato il pellegrinaggio.
Ma senza di te Signore questa nostra vita che si affaccia al suo futuro e alla sua vocazione non sarebbe così straordinaria… grazie Signore! 

mercoledì 23 aprile 2014

"Le decisioni che prendete a questa età orientano la vostra vita"

Buongiorno! 
Ci svegliamo presto perché abbiamo appuntamento nella Basilica di San Pietro per la Santa Messa. Dopo la colazione andiamo a recuperare i nostri amici che sono a Villa Serena e ci dirigiamo verso la Città del Vaticano. Scendiamo presso il parcheggio del Gianicolo e muniti di foulard e pieghevole con il testo della celebrazione affrontiamo la lunga fila e il consueto controllo dei metal detector. Quando entriamo nella grande Chiesa la troviamo già gremita e siamo costretti a dividerci. Don Roberto é tra i concelebranti insieme ai due altri sacerdoti che ci accompagnano, don Renato Parroco di Caccivio e don Davide collaboratore della parrocchia di Binago. La Messa é presieduta dal Cardinale Angelo Comastri che ci propone un'appassionata omelia/racconto su Giovanni Paolo II, che domenica 27 aprile verrà canonizzato con papa Giovanni XXIII. "Le scelte fatte a questa età orientano la vostra vita da una parte o dall'altra",con queste parole il Cardinale ci ha accolto e ci ha esortato a "non vivere la vita come una sigaretta che finisce in fumo, oppure come le lumache che lasciano dietro di sé una lieve scia di bava che poche gocce di pioggia cancellano". Ci ha poi esortato a imitare il giovane Karol Wojtyla nella sua decisione di spendere la vita per aprire strade a Cristo e lasciare un segno con la nostra vita.
Al termine della celebrazione siamo andati a pranzo in un ristorante nei pressi di Largo Argentina e poi ciascun gruppo si é organizzato per la visita della città. Insieme agli amici di Appiano abbiamo visitato il Pantheon, Piazza Navona, San Luigi Dei Francesi dove abbiamo ammirato dal vero l'opera di Caravaggio, "La vocazione di Matteo" che ci ha accompagnato per tutta la Quaresima; Piazza Colonna, Piazza di Spagna, Fontana di Trevi, il Quirinale, Piazza Venezia, la Via Dei Fori Imperiali, il Colosseo e l'Arco di Costantino. 
Ritornati nelle nostre dimore, ci prendiamo il tempo per una doccia salutare e ci prepariamo per la cena. Marco é rimasto affascinato da Piazza Sa Pietro e Edoardo non smette di ripetere "tutto é così grande". La stanchezza é molta, abbiamo camminato a lungo. La fatica e la distanza dal centro ci fanno desistere dal prendere l'autobus, c'è spazio però per un buon gelato. 
Torniamo a casa e ci raccogliamo in preghiera. Anche oggi abbiamo molto per cui ringraziare. Andiamo a riposare, domani sarà un giorno importante: incontreremo il Papa.

"Partirono in due ed erano abbastanza"

Edoardo e Marco sono i protagonisti di questo racconto. Hanno infatti aderito alla proposta del pellegrinaggio dei 14enni della Diocesi di Milano a Roma. Sono accompagnati dal nostro Parroco don Roberto, incaricato di Pastorale Giovanile del Decanato di Appiano Gentile e organizzatore dell'evento per le parrocchie del nostro territorio.

É ancora notte quando Damiano ed Ernesto, padri dei ragazzi, passano a prendere a casa il Don per portarlo  ad Appiano da dove partirà il pullman. Arrivati puntualissimi, (prima del pullman!) si incontrano con gli amici di Appiano Gentile, Veniano e Oltrona San Mamette. Si parte dunque alla volta di Guanzate per caricare gli amici di quella Parrocchia e i ragazzi di Bulgarograsso. Gli amici di Binago, di Lurate e Caccivio, di Limido, Lurago e Cirimido invece li incontreranno ad Orvieto. Il viaggio procede sereno, don Roberto ne approfitta per recuperare qualche minuto di sonno, mentre i nostri due amici devono sostenere il confronto con un gruppetto di ragazzine che, per non smentire il luogo comune, schiamazzano senza tregua...
La pausa é programmata sull'Appennino: tappa toilette, colazione e ripartenza. Un film spezza la noia del viaggio.

Arriviamo ad Orvieto e aspettiamo i nostri amici dell'altro pullman. Saliamo in città con la funicolare e subito occupiamo un parco nella zona del Pozzo di San Patrizio per fare ciò che sembra essere, almeno da due ore a questa parte, la cosa più importante: MANGIARE!

Attraversiamo la splendida città umbra e giungiamo in uno dei luoghi più belli del nostro Bel Paese: piazza del Duomo. 

Alle 15.00 abbiamo un tempo di preghiera nella cappella del miracolo. Non possiamo fermarci a lungo a motivo del grande numero di turisti.
Ritorniamo ai nostri pullman e ripartiamo, Roma é sempre più vicina. 
Sono circa le 18.30 quando arriviamo in Via della Pisana presso l'Istituto Villa Serena. Don Roberto si ferma per celebrare la Santa Messa mentre Edoardo e Marco affidati a don Davide, che accompagna il gruppo di Binago, si recano in Via Rocci, presso l'Istituto Mater Mundi. 
Ci sistemiamo nelle camere e andiamo a cena. Abbiamo ancora energie sufficienti per uscire per un breve giro e per gustare un buon gelato. Ritorniamo alla Casa e concludiamo la giornata con la preghiera di ringraziamento nella Cappella dell'Istituto. Alcuni avvisi per vivere al meglio la giornata di domani. Buona notte!





domenica 13 aprile 2014

Proposta e iscrizione vacanza comunitaria 2014

Ecco dove trovare i testi con la proposta e la scheda di iscrizione alla vacanza comunitaria a Folgaria.
Appena possibile aggiungerò le indicazioni per il turno delle vacanze con le famiglie.


sabato 12 aprile 2014

giovedì 10 aprile 2014

La preghiera non è qualcosa di facoltativo
ma di costitutivo del nostro essere più profondo
perché creati ad immagine di Dio:
essa è la vocazione più profonda dell’uomo.

Buona giornata!

mercoledì 9 aprile 2014

La preghiera è la vita stessa di Dio, 
perché Dio è preghiera,  
è comunione d’amore.

Buona giornata!

martedì 8 aprile 2014

La preghiera non è tutto,
ma tutto deve cominciare dalla preghiera.

Buona giornata!

lunedì 10 marzo 2014

Quaresima 2014

LO SGUARDO DI CRISTO TI CAMBIA LA VITA
 Caravaggio, La vocazione di Matteo, San Luigi dei Francesi - Roma
In un’intervista alla Civiltà Cattolica del 20 Settembre 2013, papa Francesco ha detto: "Venendo a Roma ho sempre abitato in via della Scrofa. Da lì visitavo sempre la chiesa di San Luigi dei Francesi, e lì andavo a contemplare il quadro della chiamata di San Matteo di Caravaggio". Descrivendo l’opera d’arte, il Papa osserva: “…quel dito di Gesù così verso Matteo. Così sono io: così mi sento, come Matteo. Il gesto di Matteo mi ha sempre colpito: afferra i suoi soldi, come a dire: no, non me! No questi sono soldi miei! Ecco questo sono io un peccatore, come Matteo, al quale il Signore ha rivolto i suoi occhi”.
Papa Francesco si riferisce alla chiamata di Matteo da parte di Gesù, così come è descritta nei Vangeli in un passaggio molto breve. Gesù vide un uomo, chiamato Matteo, seduto al banco delle imposte, e gli disse: “Seguimi. Ed egli si alzò e lo seguì. (Mt 9,9).
Come Matteo anche noi in questa Quaresima verremo chiamati dal Signore a cambiare vita, a convertirci, a passare da una vita vecchia e stanca ad un'esistenza nuova e piena di gioia. Tutto questo potrà avvenire se ci accorgeremo dello sguardo di Gesù. Egli ci cerca, ci chiama ed ha sempre una parola d’amore. Cristo ci chiama attraverso la comunità che Lui ha scelto perché lo rendesse presente in tutto il mondo: la sua Chiesa. Essa è una madre che vuole bene ai suoi figli e li raduna tutte le domeniche, nutrendoli alla mensa della Parola e dell’Eucaristia.
In Quaresima la Chiesa ci propone un cammino che attraverso cinque tappe ci porta alla Settimana Santa, al cuore dell’Anno Liturgico, quando riviviamo la Pasqua: Gesù che muore e risorge per la nostra salvezza.
Anche noi inizieremo questo cammino aiutati dalla Parola di Dio che ci viene proposta ogni domenica e dalla contemplazione del quadro di Caravaggio.
La Parola che sentiremo ogni domenica cercheremo di assimilarla, passo dopo passo, durante i singoli giorni della settimana, cercando di farla fruttificare così da rispondere veramente alla chiamata di Gesù e lasciare che il suo sguardo ci cambi la vita.
Nelle nostre chiese compariranno due pannelli: uno che riporta l’immagine della chiamata di Matteo, l’altro con i sei particolari dell’opera che accompagneranno ognuna delle domeniche del tempo di Quaresima. Nelle sacrestie sarà possibile acquistare un libretto per la preghiera quotidiana.
Diverse saranno le proposte che caratterizzeranno le prossime settimane, avrete la possibilità di tenerle presenti attraverso un pieghevole che sarà portato in ogni famiglia.
Vi invito ad essere generosi e gratuiti con il Signore, Lui è l’unico che ha uno sguardo che cambia la vita.