mercoledì 21 agosto 2019

Viaggio Pellegrinaggio Francia 2019 - Parigi

Dopo una colazione un po’ caotica ci prepariamo per l’inizio del nostro tour per le vie di Parigi. Incontriamo la nostra guida Elisabetta che ci accompagnerà nei nostri giorni parigini. La prima meta è la Basilica del Sacro Cuore, situata sulla sommità della collina di Montmartre. Caratterizza la struttura il materiale esterno, ovvero la pietra di Château-Landon, un travertino resistente al gelo e capace di divenire ancora più bianco e lucido con l'età e al contatto della pioggia. All'ingresso, davanti al portico a tre archi, ci sono le statue dei santi Giovanna D’Arco e Luigi dei Francesi. All’ingresso siamo rapiti dal  mosaico d'oro dell'abside che raffigura il Sacro Cuore di Gesù. È qui che celebreremo l’Eucaristia. Il gentilissimo sacrista Bruno prepara il necessario e ci conduce nella cripta. Facciamo memoria di San Pio X. La lettura di San Paolo riporta le parole che il Parroco ha scelto per il suo 25mo di ordinazione: “così affezionato a voi avrei desiderato trasmettervi non solo il Vangelo di Dio ma la mia stessa vita perché mi siete diventati cari” (1Ts 2,8) Nell’omelia don Roberto ringrazio i pellegrini per avergli permesso di vivere anche questa esperienza  e li invita ancora a pregare per lui. Ma ricorda di pregare più Sacro Cuore di Gesù per tutti i sacerdoti, in particolare per quelli vivi o defunti che sono state figure significative per la loro vita. 
Al termine della Messa ancora uno sguardo al grande mosaico e poi ci rechiamo a Place du Tertre, la piazza degli artisti, famosa in tutto il mondo per i suoi artisti, pittori, e ritrattisti, questa antica piazza risale al 1635. Dal tardo XVIII secolo fino all’inizio del primo conflitto mondiale era frequentata da tutta la cultura bohemien, uno stile di vita che nasce dal nulla, usando solo la creatività per potersi costruire una vita dignitosa ed estroversa. Il termine deriva dalla falsa credenza popolare secondo la quale i gitani, con cui confinavano gli esponenti del movimento, provenissero dall'attuale Repubblica Ceca. Si narra che fu proprio in un locale che si affaccia sulla nota piazza che nacque, nel 1814, la parola bistrot, lessico che sarebbe, quindi, derivato da alcune esortazioni fatte da dei cosacchi russi. È davvero un luogo curioso che merita di più di un giro fugace, alcune opere anche solo ad una prima vista raggiungono e stupiscono.
Prendiamo il pullman per recarci nella zona del Pantheon dove avremo il pranzo. Al ristorante Le Volcan ci attende un’insalatina con uova e prosciutto molto saporita, un piatto di boeuf Bourghignon à l’ancienne e della macedonia fresca il tutto accompagnato da un Cote de Bourg AOC ”Chateau les Bascauts”.
Riprendiamo il pullman e il nostro tour acquista le caratteristiche di quegli itinerari fatti su bus a due piani che girando per la città illustrano monumenti e luoghi degni di menzione. Fare un elenco? Impossibile. La bellezza dei palazzi - ma quanto è grande il Louvre? - ci fa dimenticare per qualche momento la tristezza che avvolge la Cattedrale di Notre Dame. Ci fermiamo in Place de La Concorde, Piazza della Concordia, in francese Place de la Concorde, l’immensa piazza posizionata ai piedi degli Champs-Elysées. Al centro della piazza, fiancheggiato da due splendide fontane, sorge l’obelisco egizio di Luxor, risalente al XIII secolo a.C. e donato nel 1836 alla Francia. Ai lati di Piazza della Concordia vi sono otto statue allegoriche raffiguranti le più importanti città francesi. L’ottima posizione permette di vedere gli Champs-Elysées, il giardino delle Tuileries, la Madeleine, il Musée de l'Orangerie e la Galerie nationale du Jeu de Paume. Riprendiamo il pullman per andare verso uno il simbolo di Parigi: la Torre Eiffel. La costruzione fu chiamata così dal nome del suo progettista, l'ingegnere Gustave Eiffel.  La struttura fu costruita in meno di due anni, dal 1887 al 1889, in occasione dell'"Exposition Universelle" con lo scopo di commemorare il centenario della Rivoluzione Francese. Il monumento interamente realizzato in ferro raggiunge i 320 mt. di altezza. Inizialmente Eiffel aveva avuto il permesso di lasciare in piedi la Torre per soli 20 anni, ma vista la sua utilità per motivi di comunicazione e come laboratorio per studi scientifici gli fu dato il permesso di lasciarla montata. Dopo le innumerevoli foto di rito riprendiamo il nostro percorso. Elisabetta snocciola ininterrottamente nomi di palazzi e monumenti nella speranza che impariamo la geografia della città e anche il francese. 
Arriviamo in Hotel e abbiamo il tempo per prepararci per la serata, ci attende infatti il giro in battello sulla Senna. Per la cena torniamo al ristorante Venezia meta di molti gruppi e per questo c’è un po’ di confusione ma il cibo è buono.
Al termine della cena siamo accompagnati dalla guida Andrea verso la fermata del Trocadero nei pressi della Torre Eiffel dobbiamo prendere tre linee della metropolitana ma ne vale la pena. Alle 22.00 siamo sul Bateau Parissien e inizia lo spettacolo della Torre che già spettacolarmente illuminata, tanto da apparire dorata, inizia a lampeggiare per ben dieci minuti. È una serata piacevole e il viaggio ci permette i vedere da tutt’altra prospettiva palazzi e monumenti.
Torniamo in Hotel con la mente e il cuore colmi di immagini e la stanchezza è il giusto prezzo di un’altra giornata speciale.

A domani

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