sabato 28 novembre 2020

Tempo per... restare umani

Quando, nel 1818, Caspar David Friedrich dipinse il suo celebre Viandante sul mare di nebbia in pieno romanticismo, consegnò alla storia l’immagine indelebile di un uomo misterioso di fronte alla natura che appare infinita e maestosa. Una natura, un mondo di cui avere timore, stupore, di cui provare paura o forse fascino. Un mondo che l’uomo ha provato, nel corso della storia, a possedere per non farsi da lui possedere, così come ha provato a fare anche con il tempo. 


Viandante sul mare di nebbia, Caspar David Friedrich (1818)
Hamburgher Kunsthalle di 
Amburgo

Ed è proprio sul possesso del tempo che si ferma oggi la nostra riflessione. Un tempo che in questo periodo ci chiama alla sosta, alla contemplazione, all’attesa. Proprio come fa il viandante del dipinto che davanti a un mistero più grande di lui si ferma a contemplare, ad ammirare.

Quante volte davanti alle nostre giornate ci fermiamo? Forse più spesso preferiamo riempiere il nostro tempo con cose da fare e attività da svolgere, dimenticandoci che le cose importanti hanno bisogno di tempo, attenzione e cura. 


A questo passaggio ci guida Momo, la piccola protagonista del film d’animazione Momo alla conquista del tempo che ci ricorda ancora una volta la necessità di restare umani di fronte alle mille attività che la vita ci mette davanti. Una “banca del tempo” è quella a cui fanno riferimento gli uomini grigi del film ma che non è proprio come quella di cui ci parla il nostro Arcivescovo nella sua lettera per il tempo di avvento Il Verbo entra nella storia. Il tempo ospita la gloria di Dio: una banca dove conservare il proprio tempo togliendolo dalle occupazioni che sono invece inutili come le chiacchiere, il tempo passato con gli amici, la custodia delle relazioni, i passatempi… Servono proprio gli occhi di una bambina (e l’intervento del “mastro del tempo”) a ricordarci che, in fondo, il tempo che a volte sembra “perso” è quello che ci fa riscoprire la nostra vera umanità. 


Momo alla ricerca del tempo (2003), regia di Enzo D'Alò,
basato su un adattamento del romanzo Momo di Michael Ende


Concludiamo allora con un ultimo spunto preso dalle poetiche parole di una Santa che oggi ci insegna a valorizzare il nostro tempo. 

Fermiamoci, riflettiamo, cerchiamo di avere cura delle cose importanti per non correre il rischio di perdere la meraviglia di fronte a un attimo, a un tempo, che ci toglie il respiro, proprio come il mare di nebbia.

Amiamo, attendiamo, pazientiamo perché non può essere la quantità di cose che facciamo in una giornata a dirne la qualità, a dare ordine alla nostra esistenza.


Santa Teresa di Calcutta

Trova il tempo

Trova il tempo di pensare
Trova il tempo di pregare
Trova il tempo di ridere
È la fonte del potere
È il più grande potere sulla Terra
È la musica dell’anima.

Trova il tempo per giocare
Trova il tempo per amare ed essere amato
Trova il tempo di dare
È il segreto dell’eterna giovinezza
È il privilegio dato da Dio
La giornata è troppo corta per essere egoisti.

 Trova il tempo di leggere
Trova il tempo di essere amico
Trova il tempo di lavorare
È la fonte della saggezza
È la strada della felicità
È il prezzo del successo.

Trova il tempo di fare la carità

È la chiave del Paradiso.


A cura di Arianna De Luca e Ivan Sorrentino