martedì 20 agosto 2019

Viaggio Pellegrinaggio Francia 2019 - Reims

La partenza è fissata per le 7.30. Colazione e preparazione della valigia perché questa sera dormiremo a Parigi. Tre ore di pullman ci separano da Reims. Nella città del nostro patrono San Remigio ci attende un caro amico. Padre Jean (Gianni) Larghi ha origini italiane e dal 1966 ha vissuto ogni anno le vacanze in Italia tenendo i contatti con zii e molti cugini. Il 26 luglio nella Parrocchia di Figliaro ha ricordato il suo 50mo anniversario di ordinazione. Ricambiamo una visita da lui attesa da molto. Al nostro arrivo lo troviamo  sul sagrato già pronto con i paramenti. La celebrazione è intensa, la straordinaria bellezza della Basilica rapisce il cuore. 
Costruita intorno all'anno 1000, questa grandiosa abbazia benedettina è dedicata a San Remigio, il vescovo che nel 496 battezzò il re Clodoveo in seguito alla sua conversione dopo la battaglia di Tolbiac, nella quale aveva sconfitto gli Alemanni. Clodoveo, che apparteneva alla dinastia dei Merovingi, divenne in questo modo il primo re cristiano di Francia.
Morto nel 533, all'età di 96 anni, il vescovo Remigio godeva di una tale reputazione che fu subito santificato. La notizia di alcuni suoi miracoli avveratisi post-mortem rafforzò la sua fama, e l'abbazia divenne continua meta di pellegrinaggi.
Ampiamente danneggiata durante la Rivoluzione Francese, come tante altre chiese, la chiesa perse gran parte del suo corredo artistico e architettonico, e persino il grande sarcofago che contiene le reliquie del santo è una ricostruzione successiva.
Remigio è ricordato anche nello splendido lampadario pensile chiamato "Corona di luce" (rifatto nel XIX su copia di un esemplare più antico, notevolmente deteriorato). La sua forma circolare a 12 lobi simboleggia la Gerusalemme Celeste, e le 96 candele corrispondono agli anni di vita di San Remigio.
Celebriamo la Santa Messa in memoria del Santo protettore della città di Reims e compatrono della Parrocchia di Figliaro. Padre Jean nell’omelia ricorda il nuovo impulso missionario che il Vescovo Eric sta proponendo alla Diocesi. Momento iniziale di un nuovo percorso di evangelizzazione coinciderà con la festa liturgica del Santo, 1 ottobre 2019.
Al termine dell’Eucaristia ci rechiamo al luogo che custodisce le reliquie del Santo. Qui don Roberto propone una preghiera che abbraccia la Parrocchia di Figliaro, l’Unità Pastorale è il 50mo di Padre Jean. Chiediamo la benedizione del Signore su tutti noi per l’Intercessione del Santo Patrono. C’è tempo per una visita e per qualche foto, in particolare quella con il nostro amico sacerdote.
Lasciata la Basilica raggiungiamo il centro Città dove abbiamo la prenotazione del pranzo al “Les salons des 3 Brasseurs”. Il primo piatto è sempre una piccola insalatina accompagnata da fettine di salame, il secondo è una fetta di jambon con contorno di patate arrosto (con buccia), come dessert crème caramel. Il vino sale di qualità, probabilmente anche ben indirizzati da padre Jean che ci suggerisce un corposo Côte du Rhône.
Al ristorante incontriamo la guida che ci introdurrà alla conoscenza della Cattedrale di Reims. Apprezziamo l’impegno ma è proprio difficile seguire le spiegazioni: “tutte decorazioni, tutte decorazioni”. Rimaniamo affascinati comunque dal numero spropositato di statue. Le più famose sulla facciata sono in restauro, ma che spettacolo l’Angelo che sorride.
Come in ogni cattedrale, Bibbia e Catechismo sono illustrate per immagini, per garantire anche a chi non conosceva il Latino - la lingua ufficiale della liturgia - di poter conoscere Dio. All’epoca in cui venivano erette, le cattedrali gotiche rivestivano il ruolo di insegnamento che oggi si affida ai libri. La popolazione in gran parte non sapeva leggere ma conosceva molte storie a memoria, sapeva spiegare simboli oggi per noi indecifrabili e, soprattutto, sapeva osservare con un’attenzione di cui non immaginiamo nemmeno l’intensità.
Per la loro comprensione vi rimandiamo alle guide specializzate e a internet. Noi nel nostro itinerario all’interno del luogo sacro abbiamo sostato davanti alle vetrate disegnate nel 1971 da Marc Chagall. 
Il tempo corre ma non è ancora ora di partire. Padre Jean ha preparato per noi una sorpresa. E così con stupore ci troviamo nel giardino dell’Episcopato per una merenda a base di biscottini e Champagne. Che bello sentire il Cancelliere raccontare delle sue esperienze italiane e della sua Francia, della guerra e del faticoso cammino di riconciliazione e di pace, di San Remigio di Reims e di San Remigio di Figliaro. 
Partiamo lieti, non “allegri”, per un incontro che ha creato gioia, è non possiamo che dire “merci Pere Jean à la prochaine”.
E ora ci aspetta Parigi. Il viaggio procede tranquillo e arriviamo nella Capitale per le 18.00. Il nostro Hotel è nel quartiere Bercy, IBIS Styles. Consegna delle camere e poi cena al Ristorante Venezia, ristorante italiano. Ecco allora serviti abbondanti piatti di una buona pasta all’amatriciana, carne di maiale con patate e frutta fresca. Dal vinello non pretendiamo niente anche perché è più economico.
Dopo cena la maggior parte decide di andare a fare quattro passi. Metropolitana fino a Chatelet e poi camminiamo verso Notre Dame. Possiamo solo intuire la desolazione che avvolge la Cattedrale: transenne, polizia, operai. Lo spazio è interdetto a motivo dei lavoro di consolidamento delle mura, ma anche a motivo del forte inquinamento dovuto alla fusione del piombo elemento essenziale di legatura usato per le vetrate. 

Torniamo verso l’Hotel per trovare il giusto riposo. Domani inizieremo a conoscere meglio Parigi. Bonne nuit!

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