giovedì 30 gennaio 2014

Settimana dell'Educazione - 29 gennaio 2014

HO FATTO UN GRANDE SOGNO

Il racconto: Dalla casa al cortile dei sogni

«Dai, ora torniamo indietro!» mi dice don Bosco e riprende a camminare verso Valdocco.
«Allora cosa mi dici della nostra chiacchierata?». Di getto mi viene da dire:
«Be’, non saprei se chiamarla chiacchierata sia il modo più giusto. Abbiamo fatto discorsi seri, e…». 
«E…? Su, non essere timido proprio adesso, ormai abbiamo fatto 30…»
dice don Bosco. «È vero! Allora facciamo 31!» rispondo.
«Stavo dicendo che non so proprio se tutto quello di cui abbiamo parlato, i suggerimenti che mi hai dato, gli impegni che mi hai proposto, sarò in grado di realizzarli! Se potessi avere un “aiutino”?».
«Non posso garantirti che siano cose semplici. E nemmeno posso fare io le cose che spettano a te!
Ma certamente posso darti un ultimo suggerimento: non abbandonare il luogo che ti può aiutare a crescere e a imparare a realizzare tutti i tuoi desideri di felicità»
«E qual è questo luogo, don Bosco?» lo interrogo ansioso.
«Come ti ho detto prima, quando ti ho raccontato la parabola del buon grano,
IL CAMPO È Il MONDO. E nessuno di noi può scappare dal mondo.
Lì siamo chiamati a realizzare l'avventura della vita e ad essere buon grano.
Ma è nel cortile dei sogni che ci prepariamo e ci alleniamo a vincere la nostra buona battaglia contro la, zizzania!»  «Il cortile dei sogni? E che luogo magico è mai?» dico curioso. «L'oratorio! Vieni, entriamo a Valdocco», dice facendomi segno di entrare.
«Dunque è tutto qui? Un semplice oratorio!» mi vien da chiedere deluso.
«Tutto qui?» mi risponde don Bosco sgranando gli occhi.
«Tutto qui? Ma dove lo trovi un posto così?!». Infervorato prosegue: 
«Un posto dove vieni accolto con spirito di famiglia; impari a fare con gusto il tuo dovere quotidiano in cui scopri gli amici, quelli veri. Insomma, 
sto parlando di un luogo dove trovi il tuo posto nel grande campo del mondo!».
Mi guardo intorno: c'è un viavai di bambini, ragazzi, giovani, adulti, anziani...
tutte le età della vita. Tutte persone che entrando in questo cortile
allargano il proprio cuore e fanno un sorriso.
Ancora una volta don Bosco mi sorprende: mi ha fatto fare quattro passi e due chiacchiere, 
parlando di me e delle mie cose e, in pratica, mi ha fatto catechismo!
«Vedo dal sorriso che hai sulle labbra che finalmente hai capito!» dice don Bosco. 
«Allora vieni amico mio, rientriamo in chiesa e affidiamo a Maria te, i tuoi amici, don Angelo, 
le persone a cui vuoi bene e anche il cortile sei sogni».




Il tuo posto nel campo del mondo
Bello, brutto. Grande, piccolo, comunque sia il tuo oratorio,
resta il “cortile dei sogni”. E se di sogni si deve parlare,
non si può pensare a piccole cose, bisogna “sognare in grande”!
- Qual è il tuo desiderio di felicità?
- Quali sono le cose che ti fanno sentire bene?
- Quando ti senti a posto, al tuo posto?
- Quali sono le persone di cui ti fidi, alle quali chiedi consiglio?

Mi prendo un impegno
Per me: Trova il tempo per scrivere al tuo don o alla tua catechista facendoti consigliare come si deve 
fare per «essere felici nel tempo e nell’eternità».
Prega don Bosco affinché ti aiuti a mantenere gli impegni presi.

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