venerdì 24 gennaio 2014

Settimana dell'educazione - 24 gennaio 2014

HO FATTO UN GRANDE SOGNO

Il racconto - Dal cortile alla scuola
Don Bosco riprende a farmi domande. «Hai detto che studi? Ti piace andare a scuola?». Io rispondo prontamente: «Be’, forse dire che mi piace andare a scuola è un po’ troppo! Diciamo che non mi dispiace! Anche se a volte mi pesa tanto!».

Appena mi esce di bocca l’ultima parola ci ritroviamo improvvisamente davanti alla mia scuola! «Hai ragione nel dire che la scuola è fatica e che spesso ti pesa doverci andare quotidianamente, ma questo è il tuo IMPEGNO!» si affretta a rispondere. «Questo edificio», dice indicando la scuola davanti a noi, «ne ha visti di ragazzi e ragazze entrare ogni giorno, curvi sotto il peso della cartella, ma ancor più sotto il peso del proprio dovere quotidiano!». Poi conclude: «La scuola ha senso se insegna ciò che è utile alla vita!».

«Tutto vero, caro don Bosco; ma non è sempre interessante tutto quello che ci propongono a scuola e, soprattutto, non sempre capisco a cosa mi possa servire nella vita. Per esempio, la MATEMATICA: una volta che hai imparato a far di conto, il resto a cosa serve... boh?». «Calma, calma, non è così automatico, ma vedrai che crescendo scoprirai che la matematica può essere utile anche nella vita di tutti i giorni. Pensa che ai miei tempi ho perfino scritto un libro per insegnare il sistema metrico decimale ai miei ragazzi! Ma ciò che più conta, caro amico mio, è che dalla scuola si devono apprendere delle nozioni, ma innanzi tutto è importante imparare ad essere fedele al proprio dovere, a capire che nelle attività che ci impegnano è necessario metterci dedizione, gusto nel fare bene le cose, gioia amicizia, attenzione per gli altri!». Queste parole hanno il potere, ancora una volta di sorprendermi e di farmi riflettere.
«Ritorna su questa terra», mi dice il santo, «prendi questo sassolino, è consistente ma leggero, proprio come i tuoi impegni sei li affronti nel modo giusto! Non perderlo!». Anche questo finisce nella mia tasca.

Fare il proprio dovere quotidiano
Quante volte i grandi ti richiamano al tuo dovere, ma il rischio è che restino solo belle parole! Come si può diventare capaci di vivere in maniera straordinaria le cose di tutti i giorni?
Prova a rispondere a queste domande:
- Faccio ciò che mi è chiesto o scelgo solo quello che mi piace?
- Quando vedo un bisogno, mi do da fare o penso che non tocca a me, che ci penseranno altri?

Mi prendo un impegno
Per me: mi impegno ad essere al posto giusto, al momento giusto e nel modo giusto. Con l’aiuto dei nonni, dei miei genitori, del don faccio ordine nelle mie giornate, dedicando il giusto tempo alla scuola, alla mia famiglia e alle altre attività che vivo abitualmente.

Per gli amici: aiuto un compagno o una compagna, che fa fatica a scuola, facendo insieme i compiti.

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