Ci è
chiesta una sveglia da giorno di scuola,
alle 6.15 in Cappella c’è la celebrazione della Santa Messa. La Comunità
delle Suore è vivace e l’abilità nel suonare una chitarra e le voci armoniche
di tutte aiutano a vivere un’Eucaristia che dà il la a tutta la giornata.
Facciamo una buona colazione, anche perché il pranzo sarà sicuramente dopo le
13..00. Carichiamo i bagagli e ci immergiamo nel traffico della Città e del
mercoledì: è giorno di Udienza di Papa Francesco.
Quando
intravvediamo l’auto del Pontefice l’attesa diventa emozione e ci si domanda se
riusciremo a vederlo. Papa Francesco percorre in lungo e in largo la Piazza,
saluta, benedice, scende dall’auto… Una grande energia pervade tutti… le foto,
“w il Papa!”, “Francesco, Francesco…” si sente gridare.
Poi
l’auto si dirige verso il luogo delle celebrazioni e inizia l’Udienza. Il Papa
ci ripete e ci invita ripetere la parola del Vangelo: “Perché cercate tra i
morti colui che è vivo?”
Oggi viene rivolto anche a noi questo interrogativo. Tu,
perché cerchi tra i morti colui che è vivo tu che ti chiudi in te stesso dopo
un fallimento e tu che non ha più la forza di pregare? Perché cerchi tra i
morti colui che è vivo, tu che ti senti solo, abbandonato dagli amici e forse
anche da Dio? Perché cerchi tra i morti colui che è vivo tu che hai perso la
speranza e tu che ti senti imprigionato dai tuoi peccati? Perché cerchi tra i
morti colui che è vivo tu che aspiri alla bellezza, alla perfezione spirituale,
alla giustizia, alla pace?

Nel frattempo la pioggia
ha smesso di scendere e il cielo si schiarisce. Scattiamo ancora qualche foto
ricordo e riprendiamo la strada verso casa.
Un lungo viaggio ci
attende. Dopo la sosta per il pranzo affrontiamo quasi quattro ore ininterrotte
di pullman. Un paio di film riempiono il tempo. Le energie si rinnovano nello
scambio delle amicizie che sono sorte in questi giorni.
Poco prima di arrivare a
Guanzate ringraziamo per il dono di questa esperienza, per gli educatori che ci
hanno accompagnato, per i genitori che hanno avuto fiducia, sui nostri
sacerdoti che hanno organizzato il pellegrinaggio.
Ma senza di te Signore
questa nostra vita che si affaccia al suo futuro e alla sua vocazione non
sarebbe così straordinaria… grazie Signore!
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