mercoledì 23 agosto 2017

Pellegrinaggio in Grecia - Secondo giorno


Kαλημέρα! Buongiorno!
Dopo l'ottima colazione puntualmente ci troviamo al pullman per recarci a Filippi. La distanza è di circa 180km. Don Roberto propone la preghiera del mattino e Manos inizia a introdurci nella storia dei luoghi che visiteremo ma anche al tema del mito, modo tipico della cultura greca di cercare di analizzare la realtà attraverso il raccontare.
Un provvidenziale pipì stop ci consente di assaporare un discreto caffè espresso e di confermare l'impressione avuta fin dall'inizio: in Grecia i dolci non mancano e sono dolci dolci. Vi aggiorneremo sulle nostre esperienze golose.

Nell'avvivinarci a Filippi ci viene proposta la lettura del capitolo 16 degli Atti degli Apostoli dove si narra dell'arrivo in Europa di Paolo passando da Troade (Troia) e Neapolis. 
Il teatro
Il sito archeologico dell'antica città si rivela immediatamente suggestivo. Con sapienza siamo condotti da Manos alla conoscenza di luoghi che caratterizzavano le città dell'antica Grecia. Il teatro: ancora oggi utilizzato per proporre spettacoli; alcune parti dell'anfiteatro sono originali.
La basilica e la spiegazione della nascita del capitello Corinto attribuito allo scultore Calimaco che per la realizzazione si ispira alle foglie di acanto. 
La prigione di Paolo 
L'agorà 
La Via Ignazia
Il luogo che custodisce la memoria della carcerazione di Paolo.
L'agorà: la grande piazza deputata al commercio e alla vita pubblica della città.
Tracce originali della via Ignazia che partiva da Durazzo (Albania) e arrivava fino a Costantinopoli (Turchia), per una lunghezza di 420 Km. 
L'ottagono, il battistero che nel IV secolo fu dedicato a San Paolo dal Vescovo Porfirio.
Le vestigia delle mura alte 8 m che circondavano Filippi ci accompagnano verso l'uscita. Dopo l'irrinunciabile tappa bagno di nuovo sul pullman per raggiungere il luogo dove celebreremo la Santa Messa. La località Lidia prende il nome dalla Santa che per prima in Europa ricevette il battesimo e con lei tutta la sua famiglia. Nel 1974 è stato costruito un battistero che si rivela un piccolo gioiello dove ogni immagine rimanda al tema del battesimo. 

Edicola del Battesimo di Lidia
Battistero di Lidia
Manos ci conduce nel luogo dove celebreremo l'Eucaristia. Un piccolo anfiteatro posto di fronte ad un'edicola che ricorda Santa Lidia. Tra i posti a sedere e il piccolo altare un corso d'acqua. Anche se non possiamo dire il luogo preciso sappiamo che con certezza qui vicino è accaduto che Lidia per prima si lasciasse toccare il cuore dalle parole di Paolo, chiedendo poi il battesimo, per lei e la sua famiglia.
Don Roberto ci invita a far memoria del nostro battesimo, a ringraziare per i nostri genitori che in una fede più o meno radicata hanno scelto per noi la possibilità di conoscere il volto di Gesù; ai nostri padrini e madrine, alcuni di loro sono stati veramente compagni di vita nel corso della nostra storia.
Lidia
La celebrazione si svolge in un clima di grande serenità. Il Vangelo ci parla dell'azione dello Spirito che ci permette di ricordare la vita di Gesù e di rivivere quanto ci ha insegnato. Ci domandiamo come stiamo vivendo il nostro battesimo e ci consola sapere che Dio è fedele alla sua promessa e mai mancherà di considerarci figli. Anche se ci trovassimo o ci sentissimo lontani dal Signore, per i motivi più diversi, anche se pensassimo di non poter più recuperare un rapporto vero con Lui, se avremo la disponibilità di Lidia, lo Spirito santo sarà capace di condurci, ciascuno per la sua strada, verso Casa.
Statua di Aristotele
Il pranzo è prenotato a Kavala (l'antica Neapoli). La città si apre sull'omonimo golfo. Nel ristorante Orea Mitilini troviamo dei maccheroncini con sugo di pesce, diciamo che la cottura non è proprio al dente (che abbiano pensato all'età media del gruppo?) ma il sapore è buono. Come secondo un'ottima orata alla griglia con contorno di insalata. Il dessert annunciato viene sostituito con dell'uva così ci rimane un po' di amaro in bocca. Il caffè lo si acquista facendo due passi fuori dal ristorante. C'è il tempo per passeggiare lungo la litoranea e ammirare le numerose imbarcazioni, in particolare pittoreschi pescherecci.
Via Aristotele
Ritorniamo a Tessalonica per la visita della città. Dopo una provvidenziale sosta ai bagni dell'hotel Capsis, ci rechiamo nei pressi di via Aristotele. Manos ci conduce a vedere la zona intorno alla piazza Aristotele caratterizzata da un incalcolabile numero di locali, caffè, bistrot. Questa grande città ha un importante sede universitaria e centinaia sono i giovani che la abitano e che la ravvivano con allegria e musica. Ci viene mostrata la zona anticamente abitata dalla comunità ebraica dove Paolo avrebbe predicato il Vangelo. La piazza Aristotele si apre sul golfo Termaico, dal nome antico della città, Therma e qui troviamo una statua del grande filosofo, maestro di Alessandro Magno. Percorriamo il lungomare che anticamente era delimitato dalle mura, alte 10m che a forma di quadrilatero circondavano la città. Le mura furono abbattute dai turchi che per cinque secoli hanno occupato la città. 
Torre Bianca
Arriviamo alla Torre Bianca, simbolo della città, punto che designava il cardine sud-est di Tessalonica. Imbarcazioni trasformate in navi-discoteca per pochi euro garantiscono musica, drink e un giro nel golfo. 
Dalla torre altri 5Km di litoranea che noi percorriamo fino all'altezza della statua dedicata ad Alessandro Magno. Skaters usano l'ampio basamento della statua come teatro delle loro performance, come si dice? "Tutto il mondo è paese?". Stanchi ma soddisfatti di questa giornata torniamo in albergo. Dopo cena alcuni arditi tornano nella celebre piazza e si racconta di una simpatica brigata di italiani che verso le 23.30, complice qualche buon drink, torna allegramente al Capsis. Una giornata fantastica dunque. Ciascuno trova il modo per ringraziare per tanta bellezza, spiritualità, cultura e serena convivenza. A domani. Kαληνύχτα! Buona notte!


Lungo mare di Tessalonica

Nessun commento:

Posta un commento