giovedì 27 luglio 2017

Alzati e va' - giorno 4

Siamo già incredibilmente al quarto giorno. 
La percezione del tempo che corre veloce è segno chiaro che questi giorni sono intensi, sereni e gioiosi. Dopo la solita abbondante colazione celebriamo l'Eucaristia. Don Roberto ci propone di pregare per l'impegno dei cristiani nel mondo a motivo di quanto abbiamo vissuto nella seconda parte della giornata di ieri (vedi terzo giorno). Impegnarsi è difficile, ci viene detto, significa porre un segno evidente e personale di volontà nel costruire una realtà buona che duri nel tempo. Impegnarci noi per primi senza aspettare che siano gli altri a farlo, accogliendo l'invito che Papa Francesco diceva ai giovani durante la Giornata Mondiale della Gioventù di Cracovia quando esortava a non essere "giovani da divano ma protagonisti della propria vita" per essere costruttori di una società capace di vivere la pace. Non ci é chiesto di fare cose straordinarie ma di mettere in ogni realtà che viviamo il meglio di noi stessi. 
Eccoci di nuovo sul nostro mitico Dragon Bus e ci rechiamo a sant'Apollinare in Classe. La professoressa Chiara preferisce questa meta a sant'Apollinare Nuovo perché nostalgica delle sue lezioni scolastiche. La Basilica dedicata al primo vescovo di Ravenna, Apollinare, propone nell'abside una maestosa rappresentazione realizzata con la tecnica del mosaico, modalità musiva che vale a Ravenna il titolo di "Bisanzio d'Italia". 
È quasi ora di pranzo, per questo ci rechiamo a Cesenatico dove abbiamo prenotato il pranzo presso gli amici del Fuorionda. Se dovessimo fermarci all'aspetto esteriore del locale non potremmo aspettarci un granché ma siamo smentiti dalla qualità e dall'abbondanza delle ottime piadine. Il pomeriggio ci vede protagonisti di una sosta al mare. Ci appoggiamo alla colonia salesiana sita in Viale Giosuè Carducci 183. Il gestore della struttura si mostra accogliente e disponibile così abbiamo la possibilità di usare i bagni, spiaggia e di divertirci sfidandoci in esaltanti partite di beach volley. Sotto lo sguardo vigile dell'allenatore Angelo che in perfetta tenuta sportiva segue i suoi pupilli, apprezziamo come la palla scivoli tra le mani di Giulia che nonostante l'impegno non riesca mai a tenerla nel campo di gioco. Sorprendente la pallavolista Sara, tuttavia l'ansia di prestazione le impedisce di dare sfoggio dei suoi colpi migliori, facendola apparire spesso fuori posizione. Nonostante questi giorni il suo pensiero sia al mondiale di freccette, con sicurezza calca la sabbia del piccolo stadio il nostro mitico Zucchy che si distingue soprattutto per le palle finite fuori campo, anzi fuori recinto, anzi nel recinto di due bagni più avanti! Per ogni recupero passa così molto tempo che potremmo prenderci un aperitivo!!! 
Raccogliamo quasi tutti i nostri bagagli, scopriremo infatti in serata che il nostro amico Marco lascia le sue scarpe da ginnastica nuove (marca non pervenuta!) su un tavolo. Sostiene che mentre tutti chiedevano di chi fossero le scarpe lui, proprio in quel momento, fosse in bagno. 
Torniamo verso Forlì. Nonostante la stanchezza si apre un'interessante riflessione circa il poeta Leopardi. Il nostro viaggio si rivela sempre più essere esperienza di alta cultura. 
Dopo cena iniziamo a preparare i nostri bagagli perché purtroppo il domani sarà già via di ritorno. Prima di iniziare la serata abbiamo l'occasione di ringraziare Elena, nostra giovane amica che ha aiutato Chiara nel preparare il nostro soggiorno romagnolo. 
Ci troviamo nella sala che ha visto i nostri incontri serali. Qui facciamo esperienza di come sia difficile intendersi. "Intesa vincente" è infatti un noto gioco televisivo dove due concorrenti devono attraverso un botta e risposta far comprendere a un terzo concorrente quale parola sia stata loro consegnata. I ragazzi si cimentano in questa prova e non mancano i momenti esilaranti, ma anche gli educatori danno prova della loro abilità. Così per indicare un noto ortaggio di colore rosso, frequentemente usato nelle nostre cucine, Chiara e Andrea danno indicazioni precise ma l'incauto Angelo scopriamo non sia amante del più comune pomodoro ma del più nobile rapanello. La serata continua con un momento da molti conosciuto, atteso e temuto. Ognuno riceve un titolo che interpreta qualche aneddoto, qualche caratteristica, qualche modo di fare, qualche attitudine che in questi giorni si è messa in particolare evidenza. Così scopriamo di avere tra noi un Drago, il nostro autista; una "Yellow submarine"; c'è chi "brancola nel buio"; chi sa "prendere posizione"; chi è "infiltrato"; chi ha un fisico bestiale; chi potrebbe stare sul palco di "zelig"; chi fa "lancio del peso"; chi ha trovato il suo "gemello diverso"...
Non manca il divertimento che non ci fa rendere conto del passare del tempo. Ormai è tardi ma non possiamo mancare di esprimere la gratitudine al Signore per quanto ci ha donato di vivere anche in questo giorno. 

Buona notte! 

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