lunedì 8 gennaio 2018

Le TRE GIORNI a TORINO

"Amerai il Signore Dio tuo... e il prossimo tuo come te stesso": sono state queste parole che mi hanno spinto a pensare per i nostri ragazzi un'esperienza comunitaria un po' particolare. Un'esperienza che non fosse una semplice vacanza, e neanche del semplice volontariato, ma un'occasione per poter incontrare Gesù nel prossimo, nei poveri, nei piccoli... e non solo nella "teoria"! 
La carità è il luogo privilegiato che ci permette di vivere il comandamento di Gesù: ama Dio e ama il tuo prossimo, senza distinzioni e senza differenze. 
Oggi son proprio convinto che i ragazzi che hanno accettato questa proposta hanno potuto incontrare Gesù negli affamati, negli anziani, nei racconti di chi dedica la vita agli ultimi e in chi testimonia le vite di chi è stato ultimo tra gli ultimi. 
La prova? La gioia che si respirava tra i nostri ragazzi nello "sporcarsi le mani", nella fatica... e la comunione che si è creata tra chi salito sul pullman alla partenza non si salutava nemmeno! Gesù c'è, io l'ho visto anche grazie ai nostri ragazzi! E è sempre all'opera: è la carità la prima via della comunione e dell'evangelizzazione. 
È l'occasione di toccare con mano, insieme, Gesù incarnato!
don Andrea


Esperienza comunitaria dei PreAdo:

Questa esperienza la descriverei con questi aggettivi: Meravigliosa e Caritatevole. Sì, la descrivo così perché non si può provare altro che meraviglia nel momento in cui si fa carità dagli “anziani” dedicando loro del proprio tempo... che sia un’ora o poco più o poco meno. Passare anche solo una piccola parte della giornata assieme a loro, significa regalare loro qualcosa di valoroso, che gli riempie di gioia i loro cuori e le loro giornate “monotone”: il tempo. Non definisco queste persone “anziani”... sono persone che portano con sé un enorme bagaglio di vissuto, riempito di gioie e di dolori che la vita mise loro in serbo facendo di loro le persone che sono ora. Ascoltando le loro parole, ci hanno insegnato che l’unico elemento che gli “toglie” il senso della vita stessa, é la solitudine, la dimenticanza. Per questo la nostra presenza é stato uno spiraglio di luce, un speranza che si è riaccesa in loro. 
Questa vacanza, oltre ad essere stata meravigliosa e caritatevole, é stata anche ricca e variegata dalla presenza dei  ragazzi, che pur essendo stati pochi, hanno reso questi giorni indimenticabili. (Lidia)


Esperienza comunitaria di Ado&Giovani:

Dal 3 al 5 gennaio, noi gruppo di adolescenti e giovani della comunità pastorale siamo stati accompagnati da don Andrea a Torino per vivere un’esperienza di carità. Abbiamo prestato servizio presso la mensa dei poveri della Fraternità dei Frati minori, servendo ai tavoli 100 pasti e distribuendo altrettanti sacchetti contenenti il pranzo per coloro che non si fermano alla mensa. 
Abbiamo organizzato una festa per anziani in una RSA con l'aiuto di alcuni membri della Comunità Sant’Egidio, coinvolgendoli con giochi, musiche e balli.
Siamo stati accompagnati da una suora del Cottolengo mostrandoci gli angoli più significativi della struttura.
Molto toccante è stata la visita guidata al carcere giudiziario “Le Nuove”, ora diventato museo e testimonianza delle atroci sofferenze provate dai detenuti nel XIX e XX secolo.
Tante e difficilmente descrivibili sono state le emozioni provate, ma sicuramente importante è la coesione che si è creata fra noi ragazzi. (Debora)


Quattro anni fa come questi giorni abbiamo vissuto la nostra prima esperienza di vacanza comunitaria. Le aspettative erano alte e le abbiamo realizzate completamente! Un nuovo gruppo di amici con diverse età era nato ed era motivo di gioia, stupore, condivisione e felicità. Anno dopo anno abbiamo costruito una ComUnità degna di essere chiamata tale. Dal 2017 una novità: don Roberto parroco della comunità di Castelnuovo, Beregazzo, Figliaro e Binago, Don Andrea diacono e futuro prete coadiutore dell’oratorio dell’Unità Pastorale. 
Tre giorni di esperienza comunitaria vengono proposti per il mese di gennaio e io, reduce da esperienze stupende, accetto. 
Prima di partire avevo qualche timore: le età diverse, il fatto di non conoscere bene tutti i partecipanti, il fatto di essere una tra i più grandi... ma mi sono fidata! 
Sembra di tornare indietro nel tempo a quattro anni fa, quando eravamo a Brousson: il primo giorno ognuno sta con i propri compaesani, l’ultimo pranzo non si distinguono più i ragazzi di un paese e i ragazzi di un altro perché tutti stanno con tutti. È incredibile pensare come in soli tre giorni oltre 40 ragazzi abbiano potuto condividere così tanto e così bene. Mi porto a casa lo sguardo di adolescenti attenti nel servire gli ospiti della mensa per i poveri, mi porto a casa gli abbracci, mi porto a casa le infinite passeggiate per la gelida città, gli occhi commossi dei miei compagni nel leggere frasi estrapolate da lettere scritte da persone condannate a morte, mi porto a casa il ridere (tanto, così tanto che piangevamo), mi porto a casa la stanchezza e mi porto a casa la fatica condivisa nel camminare, nel sopportare il freddo e, perché no, la stanchezza che di sera si faceva sentire! Grazie, grazie per avermi donato ancora una volta l’opportunità di scoprire la meraviglia del Signore e la sua capacità di unire tante persone diverse con un’unico Amore. Grazie di cuore, Marta.


In questi giorni, noi adolescenti e giovani abbiamo vissuto un'esperienza comunitaria a Torino.
Grazie a questa abbiamo potuto sperimentare l'incontro con Dio, rappresentato dalle persone che abbiamo aiutato quotidianamente.
Infatti le nostre giornate sono state caratterizzate dalla preghiera e dall'esercizio della carità presso la mensa dei poveri gestita dai frati minori e presso una casa di riposo, aiutati dalla comunità Sant'Egidio.
Oltre alla notevole fatica, nelle lunghe camminate per spostarsi all'interno della città, siamo riusciti a rafforzare i rapporti d'amicizia tra le varie parrocchie, riuscendo a diventare sempre più una comunità. (Davide e Christian)

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